Social eating per un contatto con la vera tradizione culinaria
Le persone usano mangiare come un modo per socializzare, e questo è un qualcosa in pratica da sempre. Ma, il social eating ha saputo fare un importante passo avanti. Infatti, sulla base di questa filosofia, il social eating ha permesso che tutto ciò potesse avvenire in una casa privata, creando, pertanto, un momento di particolare intensità e di forte senso emozionale.
Infatti, il social eating si svolge tradizionalmente presso una dimora privata, il che conferisce un tono di sobrietà e di tranquillità che, in linea di principio, una formula tradizionale non è in grado di poter trasmettere. Persone che non si conoscono, possono essere messe a loro completo agio, e possono socializzare in maniera più spontanea andando ad abbassare le normali barriere innalzate per diffidenza e timore.
Il social eating, svolgendosi all’interno di una abitazione vera e propria, è, quindi, in grado di permettere ad un gruppo di invitati di andare ad instaurare un rapporto maggiormente sincero, il tutto accompagnato dalla calda e franca accoglienza dei padroni di casa e da dell’ottimo cibo.
Quindi, appare più che evidente, che dietro al social eating, non vi è soltanto un pratico mezzo per poter andare a degustare dell’ottimo cibo ad un costo effettivamente competitivo, ma vi è tutto un discorso più profondo. La socializzazione attraverso il cibo è stata, pertanto, uno strumento che ha permesso il colloquiare fra entità profondamente diverse, e che, oggi, attraverso il diffondersi dei social eating si è potuto ancor di più attuare.
Si è avuto, in conclusione, un abbattimento di tutte quelle barriere che naturalmente si innalzano e che, il più delle volte, impediscono una sana comprensione.
È, pertanto, da dover riconoscere che il social eating, oltre che assicurare la possibilità di degustare ricette locali ed etniche, ha anche permesso che persone provenienti dalle più disparate realtà, si conoscessero meglio andando ad abbattere diffidenza e pregiudizi.…